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L'attuazione pratica dell'articolo 118, ultimo comma della Costituzione, è il naturale proseguimento dell'opera intrapresa da Danilo Dolci, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso. Basta ripercorrere alcune delle tappe più significative del suo impegno civile, in una delle regioni più svantaggiate d'Italia, per ritrovare gli stessi tratti caratteristici delle iniziative di amministrazione condivisa promosse, ai giorni nostri, dai sostenitori del ruolo attivo della cittadinanza. È il tentativo di affrancare dalla schiavitù delle deleghe l'uomo, inteso come creatura, nell'accezione latina di persona in procinto di creare. Da una parte, il decisore pubblico che favorisce l'azione, dall'altra, l'autonoma iniziativa dei cittadini. Il perfetto bilanciamento tra questi due elementi costituisce l'optimum della sussidiarietà orizzontale. Un'idea regolativa, in senso kantiano, che ha consentito di orientarsi fra le tante sperimentazioni, già vive ed operanti in molti contesti locali. Così, è stato possibile evidenziare che baratto amministrativo e patto di collaborazione, non trovano spazio sullo stesso gradiente.